La presentazione di San Polo

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Basta con l’isolamento, Torrile deve tornare a dialogare con i paesi limitrofi“. Questo il messaggio lasciato dal candidato sindaco Alessandro Fadda nella serata di presentazione della lista Torrile Obiettivo Comune.

Tanti i temi toccati durante la serata, dalle politiche giovanili al lavoro, dall’urbanistica al sostegno alle associazioni sportive e di volontariato, dall’ambiente alla mobilità sostenibile, con l’annuncio di un collegamento bus tra tutte le frazioni e il raddoppio della frequenza del 2, per arrivare al progetto più importante del programma elettorale: la conversione dell’edificio che fino a qualche anno fa ospitava le vecchie scuole elementari da dedicare in parte a centro polivalente, con biblioteca, centro aggregativo, sale studio e sala prova per i gruppi musicali del territorio, e in parte a “casa della cura” con gli ambulatori di medici di base e degli specialisti che vorranno aderire al progetto. Durante la presentazione, Fadda ha sottolineato l’importanza di fare rete con i Comuni limitrofi: “non è più il tempo e non ci sono le condizioni economiche per restare isolati – ha detto il candidato sindaco -. Oggi più che mai bisogna impostare il futuro ottimizzando uffici e servizi: unire le forze porta a spendere meno per ottenere di più”. La parola è quindi passata ai candidati consiglieri Matteo Davide Allodi, Annamaria Balestrieri, Andrea Donati, Giorgio Faelli, Lucia Frasanni, Sabrina Garulli, Antonio Gentile, Cecilia Giuffredi, Maria Cristina Riccardi, Matteo Riccò e Marcello Volta che, dopo una breve presentazione personale, hanno supportato Fadda nelle risposte alle domande poste dai cittadini. “Il nostro programma è nato dal dialogo con i cittadini: alle richieste che ci sono state fatte e alle criticità sottolineate, abbiamo voluto dare una nostra risposta – ha concluso Fadda -. Per il nostro gruppo partecipazione, trasparenza e condivisione delle decisioni sono cose fondamentali. Se saremo eletti, la prima cosa che faremo è organizzare incontri pubblici durante i quali apriremo il bilancio comunale per far vedere qual è il punto di partenza. Riteniamo sia molto importante spiegare dove vanno a finire i soldi che chiediamo ai cittadini con le tasse e cercare di impostare, finalmente, un bilancio partecipato e non deciso nelle stanze della giunta“.

(di Cristian Calestani, Gazzetta di Parma 3 maggio 2014)foto